Il pomeriggio del 14 Settembre, in
occasione della festa dell’Esaltazione della Santa Croce, i confratelli e le
consorelle della Confraternita di Santa Croce hanno accompagnato in processione
la reliquia del Santo Legno dalla chiesa Parrocchiale di Sant’Elena al vicino
Oratorio di Santa Croce, seguiti da tutto il popolo di Dio che accompagnava il
simulacro di Sant’Elena, patrona del paese. Un tragitto breve ma significativo,
vissuto come una commovente rievocazione
del pellegrinaggio penitenziale compiuto dalla Santa nel 320 a Gerusalemme, alla
ricerca della Vera Croce di Gesù. Il legno che aveva consegnato nel 313 la
vittoria a suo figlio Costantino, ma che rappresenta ancora oggi la vera
vittoria della vita sulla morte, della salvezza sul peccato e dell’amore sulla
cattiveria umana.
La Santa Messa, animata con gioia dal
coro parrocchiale dei giovani, è stata presieduta dal parroco don Giammaria,
concelebrata da don Michele Satta e da don Ignazio Carassino, sacerdote della
diocesi di Sassari, ormai in pensione ad Ittiri, suo paese natale. Nell’omelia,
tenuta da don Carassino è stato sottolineato il motivo per cui i cristiani
adorino un segno di sconfitta come fulcro della propria esistenza. La risposta
la possiamo trovare anche nei gosos
tradizionali dedicati alla Croce Santa: Fecund’arbure
fiorida e misteriosa pianta, preziosa Rughe Santa, Arbure d’eterna vida;
nel senso che la Croce viene vista come un albero fecondo dal quale sboccia il
seme della salvezza e della vita eterna.
Al termine della funzione, i numerosi
fedeli convenuti hanno adorato il legno della Vera Croce per poi concludere con
un momento di convivialità offerto dalla Confraternita di Santa Croce.